26/08/2016

Per avere successo occorre un atteggiamento di successo

Image Credits: Freepik

“Chi ha una bella personalità non è mai arrogante, vanitoso ed egocentrico.

Non bisogna confondere la timidezza con l’umiltà; la vera umiltà consiste nel riconoscere che anche i migliori, nella trama dell’esistenza umana, sono solo frammenti di un tutto.

Riconoscete che le doti che avete sono un dono da mettere a servizio del bene comune, non un argomento da inserire in ogni discorso che fate.

Se avete dei problemi in questo senso, interessatevi degli altri per dimenticarvi un po’ di voi stessi. (…) L’arte di mettersi in mostra è il risultato della mescolanza giusta di molti aspetti che rendono attraente una personalità: mimica facciale, tono di voce, linguaggio appropriato ed eloquente, controllo delle emozioni, cortesia, versatilità, atteggiamento mentale, senso dell’umorismo e tatto. Tutte insieme queste qualità vi permetteranno di suscitare simpatia ogni volta che ne avrete bisogno. L’arte del mettersi in mostra non implica necessariamente che una persona debba pavoneggiarsi, fare il buffone, dire spiritosaggini o andare in giro a raccontare pettegolezzi. Sono comportamenti che non mancano di destare attenzione, ma alla fine stancano e diventano pericolosi.

Un uso efficace e positivo dei tratti che aiutano a farsi notare vi sarà utile sia che abbiate a che fare con una sia che abbiate a che fare con mille persone.”
Napoleon Hill Tratto da “Le chiavi del successo”

Parlando con le persone, a volte mi rendo conto quanto le idee in merito al successo siano spesso collegate a qualcosa di esterno o casuale. Sembra che il senso comune attribuisca il successo alla sorte, al caso, al “momento giusto e posto giusto”, alla solidità della famiglia di origine. Questo tipo di pensiero è, a mio avviso, limitante e toglie valore a ciò che conta sopra ogni cosa per avere successo.

Ciò che governa le leggi del successo sei tu e il tuo atteggiamento.  Per avere successo occorre innanzitutto avere un “atteggiamento di successo”.

Prima di addentrarci nel merito delle caratteristiche che definiscono “l’atteggiamento di successo”, ti chiedo di pensare a cosa significhi per te quest’espressione.

Scrivi su un foglio le prime cinque caratteristiche che ti vengono in mente quando pensi  all'”atteggiamento di successo”. Non limitarti ad un singolo aggettivo, descrivile nel modo più completo possibile.

Accanto ad ogni caratteristica segna un voto, come se dovessi disporle su una graduatoria immaginaria.

Fatto? Bene. Ora in merito a questo argomento ti offro il mio punto di vista.

Quanto stai per leggere è frutto di quanto ho osservato negli ultimi anni, confrontandomi sia con persone che avevano creato e costruito dei veri imperi di business, partendo da zero sia con persone che, pur avendo la strada spianata dalle circostanze hanno più volte perduto tutto.

Da queste esperienze, ho dedotto che il presupposto del successo è sempre la felicità.

Non  sono le cose che otteniamo o i traguardi che superiamo che ci portano felicità. E’ l’esatto contrario: un atteggiamento di successo è in primo luogo un atteggiamento felice. E qui per felicità intendo quella condizione mentale caratterizzata dalla capacità di non arrendersi, di scoprire il lato positivo in qualsiasi persona o circostanza ci accada intorno, di star bene con se stessi perché in linea con i propri valori.

La felicità può essere assoluta, se diventa una condizione mentale. E se diventa una condizione mentale è un atteggiamento di successo.

La felicità, tuttavia, è qualcosa di talmente ampio che dedicherò una sezione a parte sull’argomento. Ciò che invece adesso mi preme sottolineare è questo: quando pensi ad una persona felice qual’è la prima cosa che ti viene in mente?

Indubbiamente il sorriso.

Ebbene, la maggior parte delle persone che ho avuto la fortuna di conoscere aveva questa bellissima qualità: saper sorridere. Saper sorridere sempre.

Tutto ciò che ne deriva, che compone poi le caratteristiche di un atteggiamento di successo, è – a mio avviso- una diretta conseguenza di questa qualità.

A partire da questo presupposto, ho riscontrato che queste persone erano accomunate dalla capacità di creare amicizie, relazioni ed alleanze.

Spesso questo è quanto più vale non solo all’interno di un’azienda, ma anche nella vita.

Affinchè una persona abbia successo, è fondamentale saper scegliere i giusti legami, siano essi soci, collaboratori o clienti di lunga data.

Infatti, è facile osservare che in tutti i settori le imprese scelgono di instaurare partnership e alleanze per integrare le proprie iniziative strategiche e diventare più competitive sul mercato.

Creare alleanze significa sapersi circondare di persone che collaborano e trovano piacevole il fare le cose con noi, che ci scelgono come punti di riferimento e amici.

Riuscire a trattare con le persone è da sempre un argomento chiave, nel lavoro come nella vita. Centinaia di libri sono stati scritti in merito. Ed è importante notare che non si tratta solo di “circondarsi di tante persone”, ma anche e soprattutto di creare un legame di amicizia con queste persone.

Un individuo solitario, per quanto capace, non raggiungerà mai il pieno successo.

Un mio vecchio collaboratore era l’esempio del collaboratore perfetto: era sempre attivo e propositivo, appassionato del lavoro, brillante, veloce. Le sue capacità lo avevano portato a raggiungere numerosi risultati. Eppure non aveva mai fatto il salto ad una condizione di successo. Perché? Perché faceva fatica ad accettare il punto di vista dell’altro. La sua tendenza a scontrarsi con idee diverse, ad essere permaloso e a prenderla sul personale, a imporre il suo punto di vista, lo avevano isolato. Era un campione nel suo lavoro ma era un campione solitario.

La capacità di saper essere un amico, più che di pretendere amici, è invece fondamentale per fare il salto.

Il mese scorso, ad una sessione formativa un mio amico imprenditore che lavora nel food, Marco, ha tenuto un intervento illuminante sulla capacità di creare alleanze ed amicizie. Marco sostiene che i collaboratori per lui sono il suo terzo figlio e con loro ha instaurato un sincero rapporto di amicizia: il suo desiderio di farli crescere, consapevole di quanto i collaboratori abbiano fatto crescere lui, è forse uno dei suoi principali ingredienti del successo. Marco ha creato una forte rete di amicizie all’interno della sua azienda, con i suoi collaboratori. Non solo. Marco riesce in modo naturale a diventare amico e creare alleanze anche con i suoi fornitori e con i suoi clienti. Non a caso, la sua azienda dal 2011 ha i fatturati in crescita in entrambe le attività che gestisce.

L’amicizia vale molto di più del denaro: è  viva, è inesauribile. Se hai tanto denaro, ma non sai creare buoni rapporti con le persone, prima o poi il tuo denaro finirà. Di contro, se non hai denaro, ma hai tanti amici, allora, facendo i passi giusti, sai di avere i presupposti per costruire un impero.

Come sostiene Samuel Johnson “Non può esistere amicizia senza fiducia e non può esistere fiducia senza coerenza”. L’ingrediente più importante che mettiamo in qualsiasi relazione non è quello che diciamo o facciamo, ma quello che siamo.

Per questo, per creare alleanze ed amicizie occorre essere coerenti con un certo tipo di atteggiamento che possiamo definire un “atteggiamento di successo” e che vedremo di seguito.

Buon lavoro

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