26/08/2016

La felicità come atteggiamento

Quando parlo di “felicità come atteggiamento” non intendo una qualche forma di stupefacente che condizioni il proprio comportamento nè mi riferisco a qualcosa di utopico o strampalato.

Il concetto di “felicità come atteggiamento” si riferisce alla capacità di sentire e di conseguenza trasmettere positività.

Prova a pensare ad una persona che fa sentire gli altri a proprio agio e non giudicati. Pensa ad una persona che contagia o facilita o accresce anche la felicità e il successo degli altri .

Ecco questi possono essere esempi di “felicità come atteggiamento”.

Non necessariamente, come il senso comune suggerirebbe, una persona felice è sempre simpatica, brillante ed estroversa.

Certo queste qualità aiutano, ma ciò che fa davvero la differenza sono alcune scelte nell’atteggiamento, scelte che in quanto tali possono essere cambiate o modificate nel tempo. Più l’individuo compie queste scelte, più potrà sentire che sta crescendo la sua “felicità come atteggiamento”.

Ho elencato per punti quelli che, a mio avviso e per la mia esperienza, sono i tasselli che formano la felicità come atteggiamento.

  1. Saper vivere secondo i propri valori.

Come sostiene D.S. Jordan “non esiste al mondo vera eccellenza che possa essere separata da un retto vivere”. Infatti, le persone che non sanno vivere secondo i propri valori e principi, hanno una felicità labile e momentanea, spesso solo apparente.

Il concetto di etica è molto complesso e per certi aspetti personali, verrà approfondito in un percorso formativo dedicato. A grandi linee, il carattere etico, studiato sin dal 1600, si riferisce a: integrità, umiltà, fedeltà, temperanza, giustizia. Le persone possono ottenere il successo reale e una felicità duratura solo integrando i principi del carattere etico nel loro carattere.

Altrimenti cosa accade?

Immaginiamo la vita come una sequenza di cerchi concentrici, tra loro collegati. Immaginiamo le prime quattro aree della vita: il sé, la famiglia, il lavoro e gli amici.

Ora immaginiamo che una persona commetta un’azione dannosa per una delle quattro aree: tradisce la moglie oppure non mantiene gli accordi con gli amici oppure fa un’operazione finanziaria in azienda di nascosto dai suoi soci oppure produce un prodotto di scarsissima qualità anzi pericoloso per i clienti.

Questa persona potrà anche restare tranquilla per un po’ di tempo, ma ha sporcato una delle sue quattro aree del vivere: essendo tra loro collegate, ora l’azione dannosa porterà delle conseguenze negative in tutte le altre aree.

Non solo: quell’azione dannosa tornerà al mittente sottoforma di guai, inefficienze, ansie. Covey parla di “conto corrente dell’universo”, le dottrine buddiste parlano di “karma” ed altri autori o dottrine hanno approfondito il concetto di etica: l’estrema sintesi è che se commetti un’azione dannosa, hai azionato una causa che porterà con sé le conseguenze, rendendoti meno efficace e condizionando anche le altre aree del vivere.

Tu stesso, se osservi la tua vita in modo obiettivo ti rendi subito conto che le aree in cui sei più ansioso o meno efficace sono proprio quelle dove hai commesso più azioni dannose o segrete.

Il primo segreto dell’atteggiamento di successo è l’ etica  e la correttezza. Se hai un carattere etico, tutto il mondo sembra essere dalla tua parte.

  1. Avere una meta precisa e chiara

Stabilire una meta precisa è fondamentale per permetterci di chiarire ciò che desideriamo e raggiungerlo. Per diventare un modello e un punto di riferimento è fondamentale sapere in quale direzione stai andando e per quale realizzazione stai lavorando. Covey sostiene che tutte le cose vengono create due volte: la prima volta nel pensiero. Se non l’hai ancora fatto, scrivi le tue mete: cosa vuoi realizzare? Chi vuoi essere? Con chi vuoi collaborare?

Avere una meta precisa, ti aiuta a superare le difficoltà e a persistere con sempre maggiore forza. Senza meta è facile mollare e sentirsi oggetto degli eventi e del destino.

Negli anni in cui lavoravo con i bambini ho insegnato loro un semplice ma potente concetto: la filosofia delle formiche. Le formiche non mollano. Se stanno andando in un posto e tu provi a fermarle, loro cercano un’altra strada, scalano sopra, scavano sotto, girano attorno; iniziano a cercare un’altra strada. Questo accade perché sanno esattamente dove arrivare: solo così riesci a non smettere mai di cercare una strada per arrivare dove vuoi andare.

Inoltre, le formiche durante tutto l’inverno pensano all’estate. Questo è molto importante. Durante l’inverno le formiche ricordano a se stesse: “Non durerà a lungo; usciremo presto di qui.” E il primo giorno che la temperatura si alza un po’ le formiche escono. Se ritorna il freddo, rientrano, ma poi appena si riscalda riescono. Continuano a pensare positivamente.

Può sembrare un concetto banale, ma racchiude in sé l’importanza delle mete.

Solo se sai esattamente dove vuoi arrivare, hai la forza per superare le difficoltà e alla fine ci arrivi. Solo se sai esattamente dove vuoi arrivare puoi ispirare gli altri e coinvolgerli nella tua cerchia di alleanze e amicizie.

Quindi, il secondo segreto dell’atteggiamento di successo è la chiarezza di idee, è sapere la direzione. Se hai una meta, la tua persistenza e il coraggio diventano imbattibili.

  1. Mettere gli altri al centro della conversazione

Essere incuriositi ed affascinati dalla storia che ci raccontano le altre persone porta naturalmente a mettere l’altro al centro della conversazione: una delle cose più desiderate!

Come sosteneva Z. Ziglar è fondamentale mantenere un ascolto vero e interessato del cliente, perchè vendere significa soddisfare le esigenze della persona che abbiamo davanti: esigenze che non potranno mai emergere completamente se siamo noi a parlare.

Il guadagno, il fatturato sono solo una conseguenza di un comportamento interessato, corretto, etico. Ecco perchè per essere un grande venditore, come sostiene Z. Ziglar, bisogna essere un grande uomo, nel senso di corretto, etico, giusto, affidabile, degno di fiducia.

Tuttavia il saper mettere gli altri al centro della conversazione, il saper ascoltare con interesse vero non è solo un aspetto legato alle capacità di vendita. E’ anche un modo per rendere la vita più divertente e scoprire tante sfumature incredibili dei nostri interlocutori, che altrimenti ci sfuggirebbero se fossimo solo noi a parlare. Invece di parlare, ascolta, fai domande: scopri la storia dell’altro, i progetti, i sogni, il suo lavoro e la sua famiglia. E non temere di essere invadente: alle persone piace parlare di sé e sentire che godono dell’attenzione degli altri.

Non solo la capacità di tenere l’altro al centro della conversazione è piacevole per l’altro, ma genera anche un incredibile effetto a specchio. L’altro ci considererà un esperto e ci apprezzerà.

Prova a fare questo piccolo esperimento: ascolta per 15 minuti di fila una persona che parla, facendole domande e mantenendo interesse. Vedrai che incredibilmente questa persona ti considererà una esperta del suo settore, anche se non hai detto nemmeno una parola in merito!

La capacità di ascoltare è forse uno degli aspetti più importanti nelle relazioni e può essere allenato tramite alcuni semplici esercizi di comunicazione che vedremo assieme durante il corso specifico.

La terza regola dell’atteggiamento di successo è la capacità di mantenere un ascolto vivo e interessato. L’uomo che sa ben parlare, non vale quanto quello che sa ascoltare con attenzione e che sa mettere l’altro sempre al centro: anche per questo la frase più bella che si possa dire all’altro è “come posso aiutarti?”.

  1. Vittoria reciproca

Il concetto di “vittoria reciproca” è il leitmotif della bella persona: la bella persona pensa in termini di vittoria reciproca, cioè vinco io e al contempo vinci tu. Questo accade in ogni affare, in ogni progetto, in ogni prospettiva dove la persona non solo pensa al suo proprio vantaggio ma in modo sincero pensa anche al vantaggio degli altri.

Pensa a far vincere i collaboratori, i soci, i clienti: in ogni sua azione c’è una vittoria anche delle persone che gli stanno intorno. In questo modo godono di rispetto e cooperazione oltre che di benevolenza.

Torna qui il concetto di alleanze: con i soldi che contribuisci a far guadagnare agli altri, compri una rete di alleanze che vale molto di più dei soldi e che sarà di grande aiuto nel futuro. Se riesci a far guadagnare bene i collaboratori, sicuramente tu come imprenditore guadagnerai molto di più. Se riesci a far guadagnare la tua azienda, sicuramente come venditore ti guadagnerai la sua benevolenza e diventerai indispensabile.

Nella misura in cui pensi a agisci in un’ottica del “vincere reciproco” otterrai il massimo in ogni affare: non si può guadagnare per sé senza far ottenere un guadagno anche agli altri.

L’atteggiamento del vincere reciproco è efficace anche nella gestione dei conflitti, come nel modello che segue

COME RISOLVERE I CONFLITTI

  1. FUGGIRE- Lose/Lose

Scansare una decisione, senza risolvere il conflitto. La situazione rimane immutata. Nessuno ci guadagna

  1. LOTTARE Win/Lose

Affrontare attaccando con lo scopo di vincere, imponendo la propria posizione contro l’opposizione dell’altro, che perde

  1. RINUNCIARE Lose/Win

Abbandonare la propria posizione, dandosi automaticamente per sconfitto

  1. DECLINARE LA RESPONSABILITA’ Lose/Lose

Chi si sente troppo oberato in un conflitto delega la decisione e quindi anche il confronto ad un’altra istanza, in genere superiore. Sussiste il rischio che le due parti perdano entrambe

  1. RAGGIUNGERE UN COMPROMESSO Win/Lose-Win/Lose

Soluzione sostenibile per entrambe le parti che spesso porta solo al risultato possibile in base alle circostanze, non al miglior risultato

  1. TROVARE CONSENSI Win/Win

Nuova soluzione in grado di placare il conflitto: le parti cercano insieme una terza via, nessuna cede

IN QUALE TI IDENTIFICHI?

  1. L’arte di saper sdrammatizzare

La capacità di sdrammatizzare o scherzare sugli eventi porta a ricavare sempre il meglio dalle persone e dalle situazioni. Al contrario, un atteggiamento serioso porta a scavare nei problemi mettendoli in evidenza, a incupirsi, chiudersi.

Andrea Bevilacqua, direttore redazionale della rivista Agriusato, è l’esempio della persona che ha piena padronanza dell’arte di sdrammatizzare. Con lui non esistono problemi, se accade un imprevisto lui è sempre pronto a ridere e raccontare una barzelletta. Le sue collaboratrici non hanno timore a riportare un’imprevisto e di conseguenza nella sua attività non si sono segreti. La sua capacità di sdrammatizzare, di trasformare i problemi in occasioni per riderci sopra prima di affrontarlo, il suo modo di affrontare la vita con allegria lo rendono un punto di riferimento importante non solo all’interno della sua azienda ma anche all’esterno, dove clienti e fornitori riescono a comunicare con lui con facilità e spontaneità.

Le persone di successo sono persone allegre, che amano scherzare, che sentono che la vita valga davvero la pena di essere vissuta.

Come si fa a diventare allegri?

Osserva la vita da un’altra prospettiva: se ti focalizzi sul problema, esso non scompare anzi sembra diventare ancora più grande e meno risolvibile. Come alimentato da una oscura forza insita nel pensiero, che tende ad ingigantire le cose osservate. Ed è così che un problema, quanto più ci penso, mi sembra irrisolvibile.

La misteriosa legge è proprio questa: quanto più ti concentri su una cosa, tanto più essa sembra aumentare.

Come fare allora ad alleggerirla? Non c’è miglior rimedio di una sana risata! Sembrerà follia, eppure succede che se inizi a scherzare sul problema, questo, non solo ti sembrerà meno pesante da affrontare, riuscirai a sentire di averne pieno controllo.

Sdrammatizzare sulle cose e mantenere un atteggiamento allegro e positivo è uno dei pilastri dell’atteggiamento di successo.       

        

  1. Autoironia

L’autoironia, che pure è parte di un atteggiamento allegro, riguarda la capacità di influenzare anche le proprie reazioni.

Essere autoironici significa non prendersela e non rimanerci male di fronte ad una critica o un disappunto; anzi cogliere l’occasione per scherzare sui propri umani difetti e per spronarsi a migliorare.

La capacità di accettare le critiche e di automigliorarsi è fondamentale per il successo e per la vita.

Le persone troppo seriose, che se la prendono o che si giustificano di fronte ad una critica, sono destinate alla lunga ad alienarsi gli altri.

Quanto sarebbe più semplice e coinvolgente fare una bella battuta? Saper ridere di sé è segno di grande sicurezza ed autostima, mai il contrario.

Le persone che sanno ridere di sé sono quelle che possono aprire più porte e tagliare più traguardi.

  1. Affidabilità e coerenza

L’affidabilità e la coerenza, che sono aspetti importanti del carattere etico, indicano la capacità della persona di mantener fede alla parola data.

Per essere affidabile e coerente, una persona dovrà rispettare gli accordi e mantenere gli impegni. Meno la persona mantiene gli accordi e più si vedrà scemare la sua rete di alleanze.

Una bella persona è una persona la cui parola vale quanto un contratto: è una persona che, anche a costo di sacrifici e fatica, porta a termine le promesse fatte. È una persona che trasforma le sue parole in azioni: sai che di lei ti puoi fidare e che se ti dà un accordo lo porterà a termine a qualsiasi costo.

A volte essere affidabili e coerenti costa fatica, perché implica certamente un lavoro maggiore rispetto al normale: sarebbe più semplice rimandare e delegare qualcun altro o insabbiare l’accordo. Ebbene se agisci così non potrai avere successo. Le persone non si fideranno più di te e anche tu ti sentirai in disaccordo con te stesso.

Fermati. Se hai dato un accordo, se hai fatto una promessa, se hai risposto a determinate aspettative, portale a termine. Mantienile. Questo oggi ti costerà uno sforzo in più, eppure produce risultati straordinari.

Tu stesso avrai il pieno controllo delle situazioni.

Per allenarti ad aumentare la tua affidabilità, lavora sulla tua buona organizzazione: imparando a scrivere i piani di lavoro giornalieri e settimanali, annotando ciò che non hai ancora fatto, riuscirai a portare a termine ogni cosa.

Gli impegni che prendiamo con noi stessi e con le altre persone, sono l’essenza della nostra crescita interiore e della nostra capacità di influenzare le cose.

  1. Empatia

L’empatia è la capacità di provare quello che gli altri provano. È fondamentale ascoltare l’altro col desiderio di comprendere, capire davvero cosa prova.

L’essenza dell’ascolto empatico, come scrive Covey, è capire pienamente l’altro, sia dal punto di vista emotivo che intellettuale.

Questo comporta anche la capacità di riflettere sull’effetto che le nostre parole e le nostre azioni possono avere sugli altri. Riconoscere questo effetto è una delle abilità che dobbiamo allenare. Osservare l’altro, assumersi la responsabilità di ciò che prova, provare ad influenzarli sono aspetti forti dell’empatia.

Se un tuo collaboratore è agitato, ascoltalo e cerca di aiutarlo; se un tuo cliente è preoccupato, prova a capire cosa lo preoccupa. Cerca di fare qualcosa per le persone che incontri: noi siamo sempre responsabili dello stato d’animo delle altre persone, anche quando non lo abbiamo determinato noi: nel momento stesso in cui l’altro entra nella nostra sfera d’influenza, è nostra responsabilità aiutarli a cambiare.

Certo anche questo costa fatica, eppure è un’aspetto fortissimo del successo e del miglioramento. Siamo animali sociali, se non riusciamo a provare le emozioni degli altri come possiamo pensare di influenzarli?

  1. Umiltà

Essere umili non vuol dire avere poca autostima e sentirsi meno bravi. Al contrario, denota grande sicurezza in quanto, pur consapevoli dei risultati raggiunti, riusciamo a non elogiarci davanti agli altri.

È molto importante riuscire a non differenziarsi mai dagli altri per i propri possessi e le proprie imprese. Anzi elogiare la squadra, il gruppo, le persone che ci hanno aiutato ad ottenere quei risultati denota grandezza.

Quando ricevi un complimento o un elogio, ringrazia ma ricordati di citare anche le persone che hanno contribuito a farti meritare quell’elogio, le persone che hanno lavorato con te e ti hanno sostenuto.

Ogni persona che incontriamo dovrebbe essere trattata come il più importante degli individui: sii gentile con i camerieri, tratta con rispetto le impiegate, sii cordiale con chi possiede meno di te.  Tratta sempre gli altri come pari: gli altri sono nostri pari, in quanto esseri umani accomunati da potenzialità, sogni, paure, seppur differenti ed uniche. Mai fare l’errore di circondarsi di un’aurea di superiorità.

Questo sarà gratificante per gli altri ma soprattutto per te.

L’umiltà denota grandezza e forte leadership. Un grande individuo non ha bisogno di ostentarlo; inevitabilmente trasmette la propria grandezza.

Buon lavoro!

Felicità e atteggiamento , , ,
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