16/03/2020

Andare Avanti ai tempi della Pandemia

Quando si ha controllo di qualcosa, non è più necessario averne paura. Cerca di tenere il controllo su ciò che rientra nella tua sfera di influenza, inclusi i tuoi stessi pensieri.

Inizio con questa esortazione, affinché possiamo renderci conto che questa situazione, oltre a richiedere un veloce riassestamento dei propri modelli di business, sta scuotendo i nostri pilastri relazionali.

Partiamo da un punto fondamentale.

È umano sentirsi destabilizzati. Fa parte di quel meccanismo inconsapevole per cui di fronte ad una situazione non conosciuta, non prevedibile, non controllabile l’uomo si sente perduto, privato e privo di potere di influenza e di azione. Si sente effetto.

Cosa posso fare dal punto di vista personale?

Lavora sui tuoi pensieri. Il primo punto per non perdere la bussola è continuare a sentirti influente, quindi responsabile, quindi causa della tua vita.

In questo caso, intendo la responsabilità come la capacità di mantenere lucido il potere di scelta, anche in situazioni non ottimali.

Chi mi segue sa che identifico la responsabilità con la capacità di rispondere in modo attivo alle situazioni, contribuendo in modo propositivo e scegliendo azioni che contribuiscano alla creazione. In questo senso, continuare a sentirsi responsabili di se stessi e della propria vita ci impedisce di cadere in balia degli eventi e perdere la bussola.

Come facciamo? Sappi che, per rafforzare la responsabilità, entrano in gioco sempre due grandi fattori.

Uno è la conoscenza. Informati, sii aggiornato. Cerca ed applica le procedure e le normative, con lucidità e buon senso.

Evita la notizie prive di fonte certa; ascolta ed attieniti solo alle disposizioni ufficiali, sapendo che stanno cambiando con estrema rapidità.

Preparati, sapendo che a breve, se non già adesso mentre leggi, saranno sicuramente emanate ulteriori disposizioni.

Pertanto, resta costantemente aggiornato, collegandoti ai siti regionali o nazionali e ai link ufficiali, come questo, dove trovare norme e decreti:

http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_6.jsp?lingua=italiano

Il secondo fattore è il controllo. Per esercitare controllo, devi avere la capacità di discernere quando agire e quando fermarti. Ci sono situazioni dove è necessario andare avanti. Fallo tutelato, agisci con raziocinio, usa le precauzioni ed le autocertificazioni richieste.

Ci sono situazioni dove fermarsi è saggio oppure necessario, vedi piscine, palestre, centri estetici, locali. Allora fermati, con consapevolezza, mettendo in atto una serie di azioni necessarie, come ad esempio contattando il tuo consulente del lavoro per vedere come agire col personale, per poter usare un qualche ammortizzatore e prendendo accordi chiari ed espliciti per dilazionare o far slittare i pagamenti.

Un altro punto importante per tenere il controllo è sapere dove stai andando. Fidati di chi ci guida: loro hanno un piano e, anche se non lo conosciamo, dobbiamo avere fede nel fatto che sappiano esattamente ciò che stanno facendo.

Mentre ti fidi di chi ci governa oggi, riprendi in mano i tuoi obiettivi strategici.

Cosa farai domani, quando tutto sarà finito? Sarà necessario riassestare la tua azienda o il tuo gruppo? Sarà importante creare nuove linee di business?

Ottimo, allora prepara e pianifica! Guarda avanti, non restare bloccato, non restare smarrito. Se sai dove stai andando e cosa esattamente andrai a fare quando tutto sarà finito, sarà più facile tenere il controllo ed usare la bussola.

Questi tre fattori messi insieme possono innescare un circuito virtuoso che ci sostiene e ci aiuta ad andare avanti.

Non puoi essere responsabile di qualcosa che non controlli, pertanto cerca di ristrutturare la tua attività e di influenzare con forza e positività chiunque ti sia vicino.

Non puoi controllare qualcosa che non conosci. Quindi studia. Resta informato ed impara a selezionare le notizie “PanicoPaura” dai decreti e dalle norme necessarie per permetterci la sopravvivenza come individui e come nazione.

Non puoi conoscere qualcosa di cui non ti assumi la responsabilità: quindi impegnati ed essere tu stesso fonte di sostegno per i tuoi uomini e i tuoi amici, esortandoli a nutrire pensieri positivi, pur nel rispetto delle norme e delle precauzioni.

È un fatto empirico che nulla rimane identico per sempre. Pertanto, prendi coscienza di ciò, metti in atto le azioni corrette per affrontare questa situazione, uscendone trasformato ma pronto per i nuovi modelli di business che si prospetteranno! Come? Può esserti d’aiuto questo breve vademecum che ho preparto per aiutarti a non perdere la bussola:

  1. Fai le azioni di pianificazione, tutte quelle attività che hai spesso rimandato e che non hai avuto tempo di fare.

Segui e cura il marketing, i social, le comunicazioni; fai un’analisi del tuo personale, studia quei nuovi inserimenti che hai messo da parte o pianifica le trasformazioni del tuo organigramma; produci i mansionari dei ruoli aziendali (su questo noi ti possiamo aiutare).

Contatta i clienti che non senti da tempo, chiedi come stanno, riallaccia i vecchi rapporti, richiama chi non ti sente da tempo. Quest’azione fa bene al lato umano oltre che a quello aziendale.

  1. Studia la normativa, contatta gli specialisti per sapere a quali ammortizzatori accedere, quali imposizioni fiscali è possibile rimandare (ad oggi 16 marzo sono appena state emanate nuove disposizioni in merito, le trovi sul sito ufficiale dell’agenzia delle entrate, dove è stato pubblicato il nuovo calendario dei versamenti). Chiedi in banca la moratoria delle rate di finanziamenti e mutui: esiste una direttiva ABI che lo permette: chiedi ai tuoi consulenti.

Sulla questione economica può essere che il governo si riunisca ancora per i provvedimenti economici. Probabilmente ha già emanato nuove disposizioni mentre stai leggendo la mail: cercale e confrontati con i tuoi consulenti in merito.

  1. Allena, esercita, lavora sulla tua comunicazione in azienda. Parla ai tuoi collaboratori e tranquillizzali.

Ricorda che sei il loro leader: il modo in cui tu reagisci alla situazione determina il modo in cui reagiranno loro. Tutto questo ti ripagherà in termini di rapporti aziendali quando tutto sarà finito.

  1. Gestisci il denaro in modo lucido: creati ossigeno per almeno tre mesi, se sei nel settore del turismo o degli eventi, anche per più tempo. Senza diventare pessimista, immagina di avere il trend in calo per sei mesi e metti in atto tutte le azioni preventive che non ti lascino spiazzato. Limita le spese non necessarie. Prova a dilazionare o spostare i pagamenti dei fornitori, pianifica e gestisci le rate di leasing e mutui e valuta la possibilità di risparmiare liquidità pagando gli F24 in differita (chiedi al tuo consulente).
  2. Cura sempre l’aspetto del personale: se hai un dipendente in quarantena obbligatoria sai che è in malattia, pagato dall’INPS; un dipendente in quarantena volontaria può essere, invece, in ferie o permesso. Se è necessario recarsi in ufficio per svolgere attività lavorative, in allegato il modulo “accesso azienda”. Per chi deve viaggiare, allego il modulo “autodichiarazione spostamenti”. Metti a disposizione dei tuoi dipendenti disinfettante antibatterico, guanti, mascherine e crea tra le postazioni la giusta distanza.
  3. Riorganizza il tuo business, attiva lo smart working, attiva l’e-commerce. Se hai bisogno di professionisti in questi settori, contattami: noi ci siamo.
  4. Usa il pensiero positivo. Guarda avanti, focalizzati sul futuro: dove e come sarai quando questa situazione sarà finita? Tutto riprenderà, le persone proveranno a tornare alla normalità. Qualcuno più confuso, qualcuno provato, qualcuno più lentamente. Assicurati di essere lucido, vivo, vigile per cogliere le opportunità. Preserva la tua emozione vitale, assicurai che resti alta e carica. Evita le comunicazioni di massa allarmistiche, seleziona e cerca solo le informazioni su siti ufficiali. Se proprio vuoi immergerti nell’apocalisse, cerca qualche film quotato.
  5. Infine, scegli attentamente le persone con cui comunichi. Evita i disseminatori di panico e cattive notizie. Una buona comunicazione contiene lucidità, fermezza, fonti attendibile, sostegno, conforto: chi comunica in modo costruttivo, cerca didiffondere la speranza, pur stando attenti all’emergenza e prendendo le necessarie precauzioni.

 

Quindi, i passi da muovere, ora, per uscire il più in forze possibile da questa situazione di emergenza sono:

 

  1. Promuovere il più possibile, farti conoscere, far conoscere i tuoi prodotti.
  2. Cambiare e trasformare i propri modelli operativi di business. Preparati, fai qualcosa per cambiare la tua base operativa: i vecchi modelli di business svaniranno, anticipa l’onda.
  3. Economizza e spendi solo lo stretto necessario. Al contempo, ora non è il momento di disinvestire, a meno che tu non abbia un forte bisogno di liquidità (ma in quel caso consiglio di attingere altrove)
  4. Preparati ad un servizio o una produzione di eccellenza dopo la crisi. Affina l’arte dell’eccellenza e incrementa preparazione, qualità e cura dei dettagli.
  5. Comportati con correttezza, etica e disciplina. Usa tutte le azioni che mantengano il tuo business etico e di valore, sii corretto e mantieni gli accordi verso fornitori e collaboratori; oppure, se necessario, rinegoziali apertamente con chiarezza e condivisione.

Se inneschi in te questo circuito virtuoso, sarai lucido, potrai riprendere la bussola, il controllo della tua vita e della tua azienda, consapevole del fatto che comunque vadano le cose domani, dipenderà da come agisci oggi.

Proprio per questo, tieni i nervi saldi, resta positivo e fiducioso, alimenta pensieri relativi al futuro e mantieni vive le priorità.

C’è un messaggio forte in tutto ciò che accade.

Come individui, siamo chiamati a tenere i nervi saldi e, con una bella bussola in mano, muoverci tra questi repentini ostacoli, nel rispetto delle regole e mantenendo il nostro sguardo lucido e focalizzato verso il futuro.

Come aziende, siamo chiamati a ristrutturarci e mettere in atto ogni norma che tuteli il nostro business.

Come società, come essere umani, siamo chiamati ad uscire dal baratro di individualismo in cui spesso siamo chiusi, rimettendo in circolo l’interrelazione e la corresponsabilità. La stessa situazione ci manda un messaggio chiaro: l’unico modo per uscirne è coltivando il senso di appartenenza, non solo alla specie umana, ma alla Vita stessa.

Dalle proprie azioni dipendono le conseguenze di chiunque ci circonda: un concetto antico, da riprendere in mano con forza.

Quindi, domandati “Cosa posso fare in questa situazione?” e “Cosa di nuovo posso imparare e portare nelle nostre vita?”

 

Tu come essere umano sei pieno di risorse. Come titolare di azienda lo sei ancora di più.

Tieni la bussola e vai avanti. Non sei solo, noi ci siamo.

Uniti possiamo farcela.

Angela La Rocca

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